Pensione, aumento di 130€ ogni mese: ecco chi potrà ottenerlo davvero

La pensione è di nuovo al centro del dibattito politico ed economico: ecco una notizia che ha il potenziale per interessare tutti.

Ora è il momento di rivalutare le pensioni e tutto quello che andremo a spiegarvi oggi nel nostro articoli, premettiamo che si concretizzerà nel 2023. Infatti, per quell'anno, l'ISTAT offre un tasso di rivalutazione della pensione finale intorno all'1,9%. Ciò significa una buona notizia: le pensioni aumenteranno l'anno prossimo. Non solo: perché c'è anche un conguaglio da fare per gli arretrati, che sono calcolati all'1,7% nel 2022. Guardando i numeri, si può sottolineare che il 19% riguarda pensioni che oscillano tra 700 e 2000 mila al mese nel 2023, il che significa tra 12 euro e 50 euro al mese.

Pensioni 2023, perché cambieranno gli importi

La rivalutazione 2023 mostra un aumento delle pensioni. Ciò accadrà perché è stato stabilito un nuovo benchmark più elevato. Qui, dovremo tenere in mano la calcolatrice per vedere cosa aggiunge. In attesa dei dati ISTAT, l'INPS calcola in due modi: a inizio anno l'importo della pensione viene rivalutato sulla base del tasso di perequazione provvisoria rilevato dall'ISTAT; se è superiore si procede alla conguaglio e si pagano gli arretrati.

Pensioni, di quant'è l'aumento e cosa bisogna aspettarsi

Come accennato in precedenza, le pensioni aumenteranno, seppur modestamente, anche per l'inflazione dell'anno precedente. In effetti intorno ai 60 euro / 70 euro al mese, che non è molto, ma se sommati a fine anno le riserve possono essere molto significative. Inoltre, i pensionati hanno aggiunto circa 200 euro alle loro preoccupazioni in base ai provvedimenti approvati dal governo guidato da Mario Draghi. Con una nota a cui fare particolarmente attenzione: gli incrementi non sono calcolati su base mensile, ma su un solo mese. Una volta, come si dice in gergo. Inoltre, è noto che la crescita non coinvolge tutti i pensionati, ma solo quelli con un reddito annuo fino a 35.000 euro. Limiti stabiliti per soddisfare coloro che lottano per sostenere le proprie spese quotidiane. Una categoria, i pensionati, che vivono di più in una crisi economica e devono sopportare (troppo) l'aggiunta di una vita costosa.

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